Pistolotto (domanda), ovvero:
" per che diavolo siamo qui a fare"?
Nell’ambito dell’ampio concetto di sovranità e corresponsabilità alimentare, cioè un patto tra i produttori locali e le persone sul territorio che vorrebbero una rete di approvvigionamento alimentare lanciamo l’idea delle “ Botteghe di Prossimità Solidali”:
a) Copre un territorio preciso e delimitato
b) Biologica, solo?
c) Etica,
d) Solidale,
e) Sostenibile,
f) Ecologica "
I contadini stanno sparendo... e con loro la nostra sovranità alimentare, cioè la possibilità di
determinare in autonomia cosa vogliamo mangiare e come ci piacerebbe fosse prodotto quel
cibo...“ in sintesi, genuino, buono e sopratutto ottenuto senza lo sfruttamento dei lavoratori.
In realtà i contadini ci sono, pur se schiacciati da logiche economiche sovranazionali che li
portano a produrre in modo che possiamo definire opinabile, sono costretti a vendere lontano dai luoghi
dove viviamo, o peggio consegnandosi e consegnandoci alla grande distribuzione. E ci sono
tante piccole realtà produttive, genuino clandestino, campi aperti, piccoli produttori e trasformatori locali
(che non si definiscono ancora azienda), che hanno o non hanno certificazioni, ma che conosciamo o vorremmo conoscere meglio.
Il nostro progetto quindi si articola in queste fasi:
comprendere se c'è un reale interesse da parte degli abitanti del territorio che la Bottega vuole coprire e individuare i produttori;
avviare un progetto pilota scegliendo una zona particolarmente sguarnita e quali produttori, più vicini possibili alla “Bottega” sono interessati al progetto.
cercare un locale che funga da appoggio e che vada verso il concetto di "bottega di prossimità", un luogo dove poter fare la spesa, ma anche e soprattutto un luogo d’incontro e socializzazione.
SVOLGIMENTO DELL’INCONTRO:
12,30 Convivialità contadina: prepariamo noi una pasta al sugo, poi ognuno porta qualcosa.
Inizio lavori ore 14.30:
Obiettivo della giornata: Verificare se il progetto è condiviso,obiezioni, critiche, punti di forza e di debolezza.
Accordi di Base, ovvero come stiamo insieme
Presentazioni: diciamo chi siamo, perché siamo venuti, cosa pensiamo sia una Bottega di Prossimità Solidale.
Presentazione, motivazione e da dove viene l’idea di “ Bottega di Prossimità Solidale”
Giro di parola di riscontro fra i partecipanti
16.30 intervallo con caffè, tisane, the…….15 minuti
16,45 ricominciano le chiacchere:
Giro di parola sulla disponibilità (di massima) a partecipare al progetto pilota. (es, tempo personale a disposizione/ valori/ luogo/…).
Troviamo i punti comuni.
Decidere chi fa cosa in vista dell’incontro 2, Elenco delle cose da fare.
Decisione prossima data.
Ci vediamo il 9 Novembre in Bisaboga intorno a un tavolo per una gioiosa convivialità e, se non piove, intorno al fuoco per delle belle e, crediamo, proficue chiacchere per il futuro di tutti. Grazie
Collettivo? siamo nessuno, siamo tutti, montanari clandestini ma non troppo? forse troppo?
Per non rischiare di rimaner digiuni confermate, solo messaggi, a 3534696102 WA, Telegram