LABORATORIO CORPOREO “CONSENSO in MOVIMENTO”
Di cosa si tratta?
Ogni laboratorio (il primo l’ho fatto a Firenze la primavera scorsa) fa parte di un percorso conoscitivo-esperienziale sul consenso. Il consenso inteso a diversi livelli, dalle relazioni più intime a quelle nei grandi gruppi, dalle piccole scelte personali del quotidiano alla presa di più complesse decisioni collettive.
L’idea è di sperimentare un approccio principalmente corporeo, fisico e pratico. Nella proposta si fondono esperienze diverse della mia vita, partendo dal corpo in movimento, dall'ascolto delle energie che si muovono dentro di noi e intorno a noi, dalla relazione che nasce nel contatto,dall'attenzione che si sviluppa attraverso la propriocezione.
Vuole essere un percorso conoscitivo perché sono sempre più convinta che per stare bene con le altre persone, nei gruppi e nei collettivi è necessario un lavoro su di sé, sull'ascolto e la capacità di comprendere ed esprimere in modo chiaro i propri bisogni. Esperienziale perché sono stufa di parole, discorsi e teorie. L'approccio occidentale alla vita, logocentrico e saccente ci ha portato a rimuovere e denigrare i nostri sensi e sentire più profondi, fisici, carnali. Questo approccio, basato sulla scienza 'esatta', sui dogmi, sulle certezze non ci può che portare a credere e a cedere al 'sistema' capitalista, patriarcale e adultocentrico - rassegnate che sia l'unico possibile. Credo che se vogliamo e crediamo nel costruire qualcosa di diverso dobbiamo iniziare a farlo rivoluzionando i metodi, gli approcci conoscitivi, i valori alla base.
Nella pratica:
Ci prendiamo una mezza giornata per avere il tempo di fare delle pause e delle chiacchiere, tra un gioco/attività e l’altra, con la possibilità di fermarsi per una cena condivisa che possa essere un momento prezioso per una prima restituzione a caldo, ma anche per svagarsi e rilassarsi in gruppo prima di tornare ognun alla sua vita. L'ideale è avere un gruppo abbastanza numeroso, 10/15 persone, non di più, con un minimo di 6.
Per dare degli elementi in più, gli spunti messi in campo provengono da queste scuole/metodi (premetto solo che sebbene ritengo che ognuna abbia contribuito in modo diverso alla mia crescita e formazione non di tutte condivido ad oggi totalmente il pensiero):
danza contemporanea, teatrodanza e teatro fisico, clown, tecniche di improvvisazione varie
teatro dell'oppressoa, teatro sociale, psicodramma
teoria della nonviolenza, gestione e trasformazione dei conflitti (P. Patfoort, J. Galung, D. Novara), comunicazione nonviolenta, maieutica (Danilo Dolci), tecniche per l'apprendimento cooperativo e giochi
metodi elaborati da collettivi femministi e transfemministi e il loro pensiero, riflessioni su privilegio, potere e dominio
educazione libertaria e pensiero anarchico, metodo del consenso, facilitazione di gruppi
Requisiti di base??
Non ce ne sono realmente, non è necessario avere alcuna conoscenza o competenza pregressa, davvero, certo facilita avere un'idea di che cosa stiamo parlando e una tensione libertaria! Fondamentale è solo la voglia di mettersi in gioco, di lasciarsi andare e di divertirsi stando in ascolto di sé e dell’altr3.
Per preparare al meglio l’incontro chiedo a chi fosse interessat di dirmi (a voce o per iscritto) perché e cosa vi interessa/stimola della proposta, che conoscenze, esperienze pregresse avete, se c'è qualcosa che volete approfondire maggiormente, se c'è qualche cosa che vi sta a cuore, se avete timori, paure, disgusti dallo stomaco, esigenze, bisogni, desideri più o meno razionali!