PRESIDIARE I TERRITORI per RESISTERE CONTRO la nuova SEGGIOVIA la LOTTA NON SI FERMA
PRESIDIARE I TERRITORI per RESISTERE CONTRO la nuova SEGGIOVIA la LOTTA NON SI FERMA

Il progetto di smantellare la seggiovia esistente al Corno alle Scale per costruirne una nuova a tuttʼoggi

risulta rinviato alla prossima primavera, ma non abbandonato.

Alcuni dati: il progetto prevede che la nuova seggiovia arrivi subito al di sotto del Rifugio Duca degli Abruzzi

e lʼimpatto legato allo smantellamento comporta fra lʼaltro la costruzione di una strada per permettere il

trasporto del materiale di risulta, mentre con ogni probabilità i blocchi di cemento dei piloni rimarranno in loco.

Inoltre, il percorso della nuova seggiovia non ricalca il vecchio, ma costeggerà il fiume Dardagna e prevede

lʼabbattimento di un bosco nel suo tratto iniziale. Non ci stancheremo mai di dire che per la montagna

è una vera tragedia il fatto che non nevichi più come prima: la neve è la forma più utile per rifornire le

falde di un bene così prezioso come lʼacqua. Pensare di investire su nuovi impianti sciistici per garantire

unʼeconomia alle comunità montane significa non avere una visione di quello che sarà il futuro.

Lʼevidente cambiamento climatico in atto ormai da anni non garantirà la neve necessaria, quindi bisognerà

produrre neve artificiale (come già si fa) utilizzando la poca e preziosa acqua che avremo: il cerchio

si chiuderà con le comunità montane senza acqua per le esigenze vitali primarie e un impianto sciistico

inutilizzabile che rimarrà scheletro nel deserto a ricordarci tanta follia.

Non abbiamo la bacchetta magica per risolvere lʼannoso problema di garantire unʼeconomia sicura ad un

territorio marginale e fragile come la montagna; ma sicuramente riteniamo che gli investimenti dovrebbero

essere dirottati sulle reali priorità di chi abita questi luoghi: sanità di prossimità, implemento dei trasporti

pubblici, tutela del territorio devastato da frane e dissesto idrogeologico, tutela della biodiversità,

agricoltura contadina e sostenibile, turismo lento, sostegno della piccola industria e artigianato.

Abbiamo quindi deciso di essere presenti con un presidio giornaliero due volte al mese, a partire

da venerdì 1 novembre 2024, con un gazebo e materiale informativo, in prossimità del campo scuola sci

al Corno alle Scale, per ribadire il nostro NO a questo inutile e devastante progetto.

1° presidio: venerdì 1 novembre, dalle 10 fino al pomeriggio;

in caso di maltempo verrà rinviato alla domenica successiva

2° presidio: domenica 17 novembre, dalle 10 fino al pomeriggio;

in caso di maltempo verrà rinviato alla domenica successiva

PRESIDIARE I TERRITORI per RESISTERE

4 giorni fa
Cavone
Lizzano in Belvedere, Unione dell'Alto Reno, Bologna, Emilia-Romagna, 40042, Italia
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